Da sempre la città rappresenta un organismo complesso che si sostiene e progredisce attraverso un sistema di regole necessarie a indirizzarne le molteplici dinamiche.

La condivisione è una di queste regole.

La fiducia nella condivisione, la finalità di condivisione, l’uso della condivisione: la comunione di spazi e funzioni è sempre stata preparatoria alla partecipazione di idee, conoscenze e sentimenti. La prossimità interpersonale non ha mai costituito un ostacolo allo sviluppo metropolitano, anzi può essere intesa come una finalità che ha influito, nel tempo, nella pianificazione delle infrastrutture e nella visione dell’architettura in genere.

Ci auguriamo che l’attuale periodo di emergenza sanitaria – con l’inevitabile carico di limitazioni temporanee – finisca quanto prima; ma con quali regole andrà a confrontarsi, nella riacquisita successiva “normalità”, la pianificazione e la gestione della città?

Su questa tema è necessario confrontarsi, alla ricerca del giusto approccio verso un’azione di rigenerazione complessiva che tenga conto, probabilmente, di esigenze e finalità variate e disponga, sicuramente, di nuovi potenti strumenti di condivisione, conoscenza e libertà.

 

Introduce la Prof. Maria Amata Garito, Rettore dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO

Coordina il Prof. Gerardo Maria Cennamo, Facoltà di Ingegneria UNINETTUNO

Partecipano:

– Barbara Bonciani, Città di Livorno e CNR Ircres

– Massimo Clemente, CNR – Iriss

– Vincenzo Corvino, Corvino+Multari

– Bruno Discepolo, Urbanistica Regione Campania

– Miguel Mayorga, Mayorga+Fontana Arquitectos

– Fabrizio Pistolesi, C.N.A.P.P.C.

 

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