Oggi si parla molto del sistema climatico. Da un lato ci si chiede come funzioni, come evolva nel breve e nel lungo termine (capire il cambiamento). Dall’altra ci si chiede come valutare l’impatto del cambiamento climatico sulle attività dell’uomo. Rispondere a questi punti è veramente difficile. Il sistema climatico è una bestia complicata, che vede l’interazione di molti processi fisici che stanno cambiando contemporaneamente, aria, terra mare, calotte artiche, tutto interagisce e muta in modo diverso. Il nostro sistema climatico è un sistema caotico, un sistema che muta secondo regole complesse e quindi molto difficile da capire. È un sistema che varia naturalmente in continuazione. E quindi come capire se la sua variazione è naturale o indotta? Eurostat definisce così il cambiamento climatico: “Il cambiamento climatico si riferisce a un cambiamento nei comportamenti del clima stesso dovuto alle attività umane, che va oltre la variabilità naturale del clima.” Questa definizione ci porta ad uno dei compiti fondamentali della statistica: costruire degli strumenti che permettano di distinguere ciò che è “cambiamento naturale” da ciò che è “cambiamento indotto”. Insieme esploreremo alcuni di questi strumenti, tra i quali quelli usati da governi e organizzazioni internazionali per prendere decisioni sulle strategie future.

Giovanna Jona Lasinio (Università La Sapienza di Roma) – 27 novembre ore 17:00